Il territorio di San Fratello in epoca bizantina e araba

 


Dopo la caduta di Apollonia, nel I sec. d.C. il territorio di San Fratello è rimasto a lungo nell’oblio, forse abbandonato per secoli o molto più probabilmente divenne sede di un piccolo centro rurale di poca rilevanza. Non sono mai state trovate fino ad oggi fonti storiche attendibili per dimostrare l’esistenza di un centro abitato durante il periodo bizantino-arabo, se si esclude una certa influenza linguistica e toponomastica del territorio, ma che potrebbe anche essere frutto delle continue migrazioni di popoli verso il territorio di San Fratello.

Lo storico Luigi Vasi ipotizzava che il territorio di San Fratello fu la sede dell’antica e misteriosa Demenna, ma non vi sono fonti certe per affermare ciò. Il religioso sanfratellano si aggrappava soprattutto ad un paio di ipotesi e coincidenze: la prima era riferita al nome del paese, visto che di tutti i paesi storici dei Nebrodi, San Fratello è l’unico, in tal senso, il cui nome comparve nel momento in cui Demenna scompariva col significato di città dai testi storici; la seconda riguarda la collocazione di Demenna in prossimità del territorio di Caronia, ma con l’idea di riferirsi ad un vasto territorio più che ad una singola città. Per il resto parliamo solo di ipotesi e interpretazioni personali dei testi storici.

E’ curioso, inoltre, come il nome di Demenna inteso come città fortificata sia connesso al fiume “Chida”, che secondo la leggenda era una traccia fluviale navigabile anche da grandi navi dell’epoca, e portava in prossimità delle mura cittadine. Nonostante siano passati 15 secoli circa, appare assai improbabile tutto ciò se guardiamo i fiumi nebroidei, visto che una simile metamorfosi della superficie terrestre potrebbe impiegare millenni e non secoli.      

E nonostante in molti centri, Demenna, venga citata e faccia parte della storia ora di questo, ora di quel paese, ad oggi Demenna non ha ancora trovato una sede, anzi, c’è chi ancora sostiene che non sia mai esistita come città, piuttosto si trattava di un vasto territorio. Infatti, il nome Demenna (Dimnasc) sarebbe l’evoluzione etimologica di “un territorio impervio”, con riferimento all’intero comprensorio dei Nebrodi. Tesi avvalorata dal comportamento degli stessi bizantini e degli arabi, frequentatori abituali della Val di Noto e della Val di Mazara, molto meno presenti nel Val Demone.

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