Quando il taglio degli alberi è di moda

 


“Le radici degli alberi arrecano danni alle abitazioni e alle tubature di acque chiare e scure”. È con questa motivazione che le ultime amministrazioni di San Fratello hanno sentenziato il taglio di alberi nel centro urbano. Motivazione seguita dalla promessa (quasi mai mantenuta) “ripristineremo il verde pubblico con alberi più piccoli e meno dannosi”.

Eppure è risaputa l’importanza degli alberi per contrastare il dissesto idrogeologico del territorio. Così come aiutano l’ambiente sotto diversi punti di vista, forniscono un fondamentale contributo per contrastare l’aumento delle temperature al suolo.

Negli anni la riduzione o la totale eliminazione del verde pubblico non ha risparmiato nessun quartiere di San Fratello: in contrada Grazia sono stati tagliati alberi, così come è ridotta la quantità di verde pubblico nel quartiere San Nicolò, Monte nuovo e nel quartiere Convento; ancora peggio in pieno centro dove si è provveduto ad eliminare totalmente il verde pubblico dalla via Latteri (davanti l’ex-banca), in piazza Ricca Salerno (piazza Monumento), nella villa Falcone-Borsellino; martoriato il quartiere Stazzone con l’abbattimento totale degli alberi in via Stazzoni e via Crispi, in quest’ultima via in seguito alla costruzione di una piazza-parcheggio si è provveduto a mettere qualche fioriera ma nessun albero. Anche nella nuova piazza (bellissima per carità!) realizzata nell’area della chiesa nuova di San Nicolò, in base ai metri quadrati della piazza la presenza degli alberi è alquanto limitata.

La proposta per ripristinare una parte di verde pubblico è quella di utilizzare tutte le aree delle abitazioni abbattute in seguito alla frana del 14 febbraio 2010, piantando alberi e trasformando l’intero quartiere in una villa; inoltre, si potrebbe abbellire con gli alberi almeno un fianco della via di fuga che collega i quartieri Stazzone e Sant’Antonio.

Un possibile piano di recupero "green" (così come consigliano le istituzioni di mezzo mondo!) che sarebbe un ritorno al passato, quando chi progettava strade e case si ricordava di affiancare la presenza della natura.





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