San Fratello 1922-2022. Celebrazione del centenario della frana

 


Invito / Programma

0 Premessa. Nel 2022 ricorre il centenario della grande frana che ha colpito San Fratello. Questi cento anni trascorsi da allora sono stati segnati in Europa da molti conflitti e tensioni, da massacri e genocidi, tanto che lo storico e filosofo Isaiah Berlin ebbe a dire in proposito: “Ricordo il ventesimo secolo soltanto come il secolo più terribile della storia occidentale”. Per San Fratello a tutti i disagi peculiari del secolo, condivisi con gli altri paesi, si sono sommati pure gli effetti disastrosi di alcune vicende particolari e specifiche, che colpirono soltanto il nostro paese, sicché per esso questo secolo si configura come il secolo del progressivo, inarrestabile e profondo declino. All’inizio del secolo, infatti, San Fratello era uno dei più importanti centri dei Nebrodi al pari di Mistretta, Capizzi e Troina; ciascuno può vedere com’è ridotto ora, dopo questo secolo “terribile”, che per esso è stato ancora più “terribile” di quanto lo sia stato per gli altri paesi, appunto a causa della prima frana, quella del 1922, e, purtroppo, anche per la seconda, che si è verificata appena un decennio fa, prima che finissero i cento anni terribili.

A proposito della ricorrenza del centenario della frana, in paese si coglie nell’aria e si percepisce chiaramente il vivo desiderio di ricordare quel fatto tanto importante, dandogli la giusta attenzione e il dovuto risalto; spiacerebbe e non si vuole che la ricorrenza passi inosservata e sia trascurata. In questi casi generalmente si organizza un convegno, magari di più giorni, nei quali si mettono a fuoco argomenti e problematiche che riguardano l’evento di cui si celebra il centenario. Abbiamo rinunziato al convegno di tipo tradizionale, la cui organizzazione avrebbe comportato problemi di non facile soluzione (trovare fondi per far fronte alle spese necessarie; trovare una buona sede; mettere a punto e avviare la macchina organizzativa per l’accoglienza e l’assistenza dei convegnisti, ecc.), e si è optato per un’alternativa di più facile attuazione e a costo zero: si cercherà di organizzare e gestire tutto via Internet con un convegno virtuale.

Pertanto, postiamo ora in Internet il presente avviso, con il quale la comunità rende ufficialmente nota la sua intenzione di celebrare il centenario della prima frana. Contestualmente si invitano gli studiosi, sanfratellani e non sanfratellani, che vogliano aderire all’iniziativa, d’iscriversi al convegno, comunicando un tema a loro scelta, che rientri cronologicamente nei cento anni compresi fra il 1922 e il 2022 e che riguardi la storia e le vicende del paese in questo periodo (si veda a questo proposito quel che si propone al punto successivo).

1. Temi proposti. Sarebbe molto riduttivo puntare i riflettori della ricerca soltanto sulla prima frana, perché essa è interrelata con altri fattori di diverso genere, i cui effetti e le cui conseguenze hanno, in questi cento anni, completamente mutato il volto e l’assetto di San Fratello. Conviene, pertanto, trattare unitariamente dei principali eventi che hanno scandito la storia del nostro paese in questo suo travagliato periodo. Infatti, San Fratello in questo periodo ha subito mutamenti profondi, relativi alla sua popolazione, al suo centro urbano e al suo territorio comunale.

Per quanto riguarda i suoi abitanti ha subito, come gli altri paesi, lo spopolamento causato dall’emigrazione e dalle guerre. Ma come se ciò non bastasse, in seguito alla prima frana si cominciarono a spostare, prima sporadicamente e poi via via più numerose, persone da San Fratello ad Acquedolci. Sempre per motivi di frana, in occasione della seconda, si è avuta un’altra recente diaspora, tanto che la popolazione sanfratellana, che si era prima dimezzata, si è ora ulteriormente ridotta a poche migliaia di persone.

La prima e la seconda frana hanno devastato il centro urbano di San Fratello. A conti fatti, sommate insieme, le aree urbane colpite dalle due frane sono estese circa quanto la porzione di centro urbano che non è stata ancora travolta.

Il territorio comunale di San Fratello si estendeva dalla spiaggia alle pendici di Monte Soro. Dopo l’autonomia di Acquedolci San Fratello ha dovuto spartirsi il territorio con il nuovo comune e il suo territorio è stato dimezzato.

Premesso quanto sopra, a mo’ d’esempio, si elencano di seguito alcuni temi che riguardano i principali mutamenti di San Fratello in questo periodo, essi potrebbero essere studiati e approfonditi e diventare argomento di dibattito:

1) La frana del 1922, l’area colpita; 2) Area urbana di San Fratello colpita dalla frana del ‘22; 3) Nomi delle vie di San Fratello cancellate dalla frana del ’22; 4) La frana del ’22 nei giornali dell’epoca; 5) La frana del ’22 nel ricordo popolare; 6) Il Gen. Di Giorgio e la frana del ‘22; 7) Acquedolci costola di San Fratello; 8) Gli abitanti di San Fratello nei censimenti della popolazione; 9) Soldati sanfratellani vittime delle due Guerre; 10) Vittime civili sanfratellane delle due Guerre; 11) L’emigrazione dei sanfratellani nel mondo; 12) Migrazione di ritorno; 13) L’emigrazione interna da San Fratello ad Acquedolci; 14) Autonomia di Acquedolci e spartizione del territorio comunale; 15) Frana del 2010, area colpita; 16) Frana del 2010, perimetro urbano colpito; 17) Frana del 2010, i danni economici; 18) La frana del 2010 nei giornali; 19) La frana del 2010 nei social; 20) Frana del 2010, pendenze e inadempimenti; 21) Le frane a San Fratello: cause e spiegazioni.

Si ribadisce che i temi sopra elencati sono forniti a titolo puramente indicativo (da valere come spunti di riflessione, come input per avviare e stimolare la discussione), essi non sono vincolanti, perché ogni studioso, se preferisce, è libero di trattare un tema diverso da questi qui indicati e di scegliere e formulare diversamente il titolo del proprio contributo.

2. Programma e indicazioni operative. Gli studiosi che intendono partecipare all’iniziativa sono pregati di comunicare il titolo della propria relazione, che sarà subito inserito nell’elenco delle relazioni. Quando poi ciascuno di loro avrà completato la propria ricerca, è pregato di comunicarlo, perché si possa predisporre tutto il necessario per far conoscere e dare la massima divulgazione nella nostra comunità ai risultati della ricerca ultimata. A tal proposito si ha intenzione di programmare una serie di appositi collegamenti, in ciascuno dei quali il relatore di turno esporrà i risultati raggiunti nella sua ricerca e potrà rispondere a eventuali domande postegli da chi lo sta seguendo. In previsione di siffatte forme di divulgazione dei contenuti, per essere funzionali a tali modi, conviene che la lunghezza dei singoli contributi non superi le quindici pagine. Alla fine tutti i lavori che sono stati discussi e trasmessi, saranno raccolti nello stesso corpus e postati in Internet, ciascuno con l’indicazione del nome del proprio autore.

Spiace dover dire che per il momento non si abbia la disponibilità dei soldi necessari per far fronte a una loro pubblicazione cartacea, ma se tale disponibilità si dovesse avere in futuro, si sarà allora ben lieti di realizzare anche la pubblicazione a stampa.

Le relazioni devono essere inviate all'indirizzo mail: sottolapietra@email.it entro e non oltre il 05/03/2023.


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